Barbarella
Titolo originale Barbarella, Genere Erotici, Francia, Italia, Anno 1968, Durata 98 minuti
Prodotto nel 1968 da Dino de Laurentis, Barbarella è una commedia italo-francese tratta da un fumetto che racconta le avventure della bella astronauta interpretata da Jane Fonda ed ambientata in un lontanissimo futuro. Il film alla sua uscita fu un fiasco di pubblico e di critica, ha guadagnato una certa popolarità solo parecchi anni dopo, in seguito alla distribuzione in home video, eppure ha dato il via a tante mode in tanti settori ed ha trasformato la sua protagonista in un sex symbol.
La "moda spaziale" che si sarebbe diffusa da lì a poco nacque proprio quando lo stilista Paco Rabanne disegnò i costumi del film.
Il Film può essere considerato erotico solo se si prendono in considerazione i rigidissimi canoni della censura dell'epoca, già lasciare intravedere un seno era uno scandalo e fin dalla scena iniziale Barbarella balla nuda e in assenza di gravità, si vedono addirittura i capezzoli!
Prima che alla Fonda il personaggio di Barbarella venne proposto a Virna Lisi, a Sofia Loren e a Brigitte Bardot, per motivi diversi tutte rifiutarono di interpretare questo ruolo.
- Titolo: Barbarella
- Regia: Roger Vadim
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Altri interpreti:
John Philip Law, Anita Pallenberg, Ugo Tognazzi
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Il film combina fantascienza commedia ed erotismo usando una notevole dose di ironia ed è proprio questo probabilmente il motivo del suo insuccesso, alla sua uscita deve essere stato considerato troppo irriverente.
Il presidente della Terra incarica Barbarella di ritrovare il dottor Durand Durand nella regione di Tau Ceti. Se ve lo state chiedendo la risposta è si, i Duran Duran hanno preso il loro nome ispirandosi a questo film.
Il dottor Durand Durant è l'inventore del raggio positronico, un'arma che non deve cadere nelle mani sbagliate, per aiutare la nostra eroina a riuscire a ritrovarlo il presidente tele-trasferisce a Barbarella un radar, sintonizzato sulle onde cerebrali del dottor Durand, un chiacchieratore universale (traduttore simultaneo) e un'arma, una cosa da antichi selvaggi per la bella astronauta.
Il viaggio per Tau Ceti è piuttosto lungo e Barbarella decide di farsi un sonnellino di 154 ore per ingannare l'attesa. Memorabile la scena in cui si mette a dormire in cui la Fonda viene ripresa dal basso mentre indossa i collant neri e un costume semitrasparente che lascia in vista le tette.
L'astronave si schianta sul 16mo pianeta del sistema Tau Ceti e Barbarella viene presa per mano da due bambine e condotta in una camera di giochi piena di bambole e legate. Le bamboline in realtà sono delle trappole mortali con denti affilatissime e mordono a sangue l'astronauta che viene salvata dai malvagi bambini solo dall'intervento di Mark Hand (Ugo Tognazzi). Per sdebitarsi Barbarella offre a Mark di fare sesso, in modo moderno ovvero con le pillole e gli psicogrammi ma l'indigeno preferisce il modo tradizionale con penetrazione, la bella astronauta accetta e al termine dell'accoppiamento sembra piuttosto soddisfatta dell'esperienza fatta alla vecchia maniera.
Dopo aver riparato l'astronave Barbarella riparte, ma solo per schiantarsi un'altra volta, questa volta finisce nel labirinto della città della notte e al suo risveglio incontra Pygar, l'ultimo degli alifusti (ha l'aspetto di un angelo), cieco e incapace di volare a causa delle torture che gli ha inflitto il malvagio tiranno della città di Sogo. Barbarella scopre che il labirinto è una prigione io cui il tiranno di Sogo tiene i suoi schiavi. Il misterioso fluido Mathmos è la fonte di energia e di ebrezza della città e del pianeta.
Pygar presenta a Barbarella il professor Ping che la aiuta a riparare la sua astronave con cui può recarsi alla città di Sogo, dove conta di trovare il professor Durand Durand. L'alifusto riesce a salvare Barbarella da una guardia nera e questa, per ringraziarlo, fa sesso con lui; al risveglio Pygar ha ritrovato la volontà e la capacità di volare e i due si recano nella decadente città di Sogo.
Vengono catturati da un gran bel pezzo di figliola, una specie di ninfomane vestita di pelle che in realtà è la regina nera; lei viene intrappolata in una gabbia per essere mangiata viva dagli uccelli, mentre Pygar è destinato ad essere il giocattolo sessuale della tirannessa. Barbarella viene liberata dal leader della resistenza e ancora una volta per sdebitarsi offre sesso, lei preferirebbe il modo tradizionale ma Dildano, preferisce il metodo moderno, con le pillole.
Barbarella viene catturata dal tiranno che cerca di ucciderla con... la macchina dell'estremo piacere che però con lei non funziona e si rompe. L'eroina scopre che il tiranno è in realtà Durand Durand, invecchiato di trent'anni per colpa del Mathmos.
Durand Durand cattura Barbarella e si prepara ad auto-incoronarsi sovrano di Sogo. Dildano inizia la sua rivoluzione ma il professore usa il raggio positronico per decimare i ribelli. Il grande Tiranno distrugge Sogo e il Durand Durand con il Mathmos mentre la regina nera e Barbarella vengono salvate dall'innata bontà dell'astronauta, le due riemergono dal Mathmos e vengono recuperate dal Pygar; quando l'astronauta gli chiede come mai ha deciso di salvare anche la sua torturatrice dopo tutto quello che gli ha fatto... lui placidamente risponde: "un angelo non ha memoria".
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