Candido erotico
La giovane Charlotte, interpretata dalla splendida Lilli Carati, si innamora di Carlo che lavora come pornostar e gigolò
- Titolo: Candido erotico
- Regia: Claudio Giorgi
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Carlo è un pornostar, si esibisce in spettacoli dal vivo nei night di un paese del nord Europa e ogni tanto, per arrotondare, fa il gigolò. Per denaro accetta di frequentare sessualmente una coppia, Paul e Veronica. Oggi il marito sarebbe definito un cuckold, ama vedere la moglie mentre scopa con altri uomini partecipando attivamente al rapporto.
Carlo è attratto dalla figlia della coppia, Charlotte, una giovane ragazza indipendente che vive da sola e lavora come modella; i due iniziano a frequentarsi e tra i due scocca la classica scintilla.
Dopo qualche tempo la ragazza viene a conoscere il mestiere del suo innamorato e non ne è entusiasta ma per amore decide di accettarlo così com'è. Forse anche in virtù del comportamento comprensivo della ragazza Carlo decide di smettere con il suo lavoro e propone alla ragazza di sposarlo e di fare un viaggio.
Durante il viaggio i due finalmente passano la notte insieme ma lo stallone incredibilmente fa cilecca. Ci riprova il giorno dopo, in spiaggia e le cose vanno decisamente meglio, sotto lo sguardo di un pescatore (che sembra il sosia di quello del tonno insuperabile) il cobra alza la testa ma la ragazza si accorge di essere guardata e mette fine al rapporto.
Carlo è perplesso: come è possibile che proprio lui, lo stallone protagonista dei night club, il gigolò, non riesce a farselo venir duro proprio con la donna che ama? E' perplesso, ci ragiona su e fa un paio di esperimenti finchè non capisce che il suo viagra è il pubblico, ha bisogno essere visto per eccitarsi.
Charlotte capisce, per essere sicura dei suoi sospetti ha un rapporto con lui mentre si fanno fotografare. Gli si offre davanti ai clienti di un night club e a quel punto lo lascia a se ne va via in autostop.
Il film, nonostante il titolo, ha veramente poco di erotico e il finale è addirittura triste.
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