Cinquanta sfumature di nero
Il film è uscito poche settimane fa e sembra destinato a bissare il successo di pubblico del suo predecessore. Anche in questo caso la sceneggiatura è tratta dall'omonimo libro e per San Valentino 2018 è prevista l'uscita del terzo e ultimo capitolo della serie.
- Titolo: Cinquanta sfumature di nero
- Regia: James Foley
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Altri interpreti:
Dakota Johnson: Anastasia Steele
Jamie Dornan: Christian Grey
Kim Basinger: Elena Lincoln / Mrs. Robinson
Tyler Hoechlin: Boyce Fox
Bella Heathcote: Leila Williams
Max Martini: Jason Taylor
Marcia Gay Harden: Grace Trevelyan Grey
Rita Ora: Mia Grey
Luke Grimes: Elliot Grey
Eric Johnson: Jack Hyde
Fay Masterson: Gail Jones
Dylan Neal: Bob Adams
Eloise Mumford: Katherine 'Kate' Kavanagh
Victor Rasuk: José Rodriguez
Andrew Airlie: Carrick Grey
Robinne Lee: Ros Bailey
Brant Daugherty: Luke Sawyer
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Alla fine del primo film Anastasia aveva lasciato Christian. La ragazza era riuscita a far innamorare di sè il multi-multi-multimiliardario e in fondo ne apprezzava il sesso ai limiti del sado-maso Si stava abituando a fruste, lacci e laccioli dato che in fondo le piaceva essere dominata e il suo bellissimo fidanzato la faceva godere come una fontana, era addirittura riuscita a tirarne fuori un lato romantico del tutto inaspettato ma l'idea delle punizioni... ecco quella proprio non era riuscita a mandarla giù.
Ana lavora presso una nuova casa editrice, alle dipendenze di Jack Hyde. Christian tenta continuamente di riavvicinarsi a lei, sommergendola di fiori, regali e attenzioni. I due si incontrano a una mostra fotografica di Josè, il miliardario è così innamorato di Anastasia che è disposto a rivedere i termini del contratto rinunciando alle punizioni. Lei accetta ma solo a condizione che lui si apra con lei confessando le origini della sua passione per la dominazione, in sostanza questa volta è lei a dettare le condizioni e la relazione tra i due ricomincia.
Lei prova a imporgli una vita sentimentale "normale", spesa al supermercato, cucinare insieme, bacini e sesso nel letto; i due provano persino sentimenti di gelosia l'uno per l'altra. Non dura molto.
Anastasia comincia a incontrare Lila, una ex schiava di Christian, che la degna di attenzioni tipiche di uno stalker. Facciamo finalmente conoscenza anche della mitica signora Robinson, interpretata dalla grande Kim Basinger.
Avere come fidanzato un miliardario ha i suoi vantaggi: lingerie costosissima, parrucchiere personale, magnifiche feste, gioielli, abiti firmati e palline vaginali delle migliori marche. Si ricomincia con le sculacciate che ad Ana non dispiacciono affatto.
Jack è attratto da Ana, non ne apprezza soltanto le qualità professionali. Hanno un diverbio in ufficio e lui cerca di violentarla, lei riesce a scappare e appena Christian viene a sapere dell'accaduto lo fa licenziare e la ragazza diventa il nuovo redattore capo.
Avere un ragazzo a volte significa di avere a che fare anche delle sue ex e tra queste c'è Lila che è ancora morbosamente attratta da lui ed ha anche dei talenti nascosti: Grey vive in una specie di fortezza, circondato da un esercito di guardie dal corpo ma lei riesce sistematicamente ad eludere tutti i sistemi di sorveglianza e un giorno entra nell'appartamento di Ana con una pistola. L'intervento del miliardario è provvidenziale ed efficace, riesce a disarmare la squilibrata ma per farlo è costretto a sfoderare la sua personalità di dominatore sotto gli occhi di Anastasia. Alla ragazza la vista di questo aspetto della sua personalità non piace e se ne va.
Christian le chiede di sposarlo, alla festa di fidanzamento si presenta la signora Robinson che esprime la sua disapprovazione ma il miliardario la fa allontanare spiegandole di aver finalmente imparato ad amare.
A mio modesto parere il film è riuscito meglio del precedente. Tanto per cominciare sono riuscito a vederlo tutto senza addormentarmi e poi devo ammettere che in alcune scene l'atmosfera erotica è piuttosto efficace, forse i protagonisti sono maturati ma l'interpretazione mi è sembrato meno "goffa".
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