Concetta Licata III
Il capitolo conclusivo della trilogia di Concetta Licata è anche il meno interessante dei tre film. Intendiamoci, resta comunque un ottimo film e merita di essere visto, diciamo che forse si sente un po' la mancanza di Selen. Così come negli altri due film la trama, la sceneggiatura, la storia,sono elementi essenziali, come accade nelle migliori produzioni del regista Mario Salieri. Se il film rispetto ai primi due capitoli perde un po' di carica erotica, la trama invece ne guadagna in credibilità e robustezza; anche nel terzo episodio ci sono i classici stereotipi relativi alla mafia, così come le situazioni care a Salieri (l'uomo laidone dominatore e la donna sottomessa, i vegliardi...), però qui risultano un po' più credibili e meno forzati.
Nota: è in vendita ed è relativamente facile da trovare, anche in italiano, un film chiamato la saga di Concetta Licata, si tratta di unico film in cui in 120 minuti sono concentrate le tre pellicole originarie. Ci sentiamo di sconsigliare questa versione in quanto, oltre agli inutili riassunti, sono state tolte anche scene piuttosto interessanti come quella di Draghixa e don Erminio, nel primo episodio.
- Titolo: Concetta Licata III
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Altri interpreti:
Selen: Concetta Licata
Ron Jeremy: Direttore del carcere
Francesco Malcom: Francesco, il figlio del direttore del carcere
Dalila: Rosalia
Joe Calzone: Giovanni, guappo mafioso
Valentino: Maurizio, il capo della scorta del giudice Massetti
Luana Borgia: moglie del giudice Massetti
Vivienne Clash: Franca, la figlia del giudice Massetti
Monica Orsini: la vigilessa
Backey Jakic: criminale mafioso
Katarina Martinez
Eva Falk
Holly Black
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Il film comincia con il lunghissimo (quasi otto minuti) riassunto degli episodi precedenti, rimandiamo i lettori interessati a conoscere la storia alle recensioni dei primi capitoli, rispettivamente Concetta Licata e Concetta Licata 2. Il secondo episodio si era concluso con l'assassinio della ragazza che viene freddata a colpi di pistola in ospedale, il terzo e ultimo episodio si apre con i funerali della donna e l'eco mediatico della vicenda. Ritroviamo i mafiosi pistoleri e scopriamo che don Salvatore, il vero boss della zona, non è per niente contento di tutta quell'attenzione che porta un sacco di carabinieri e poliziotti in zona.
Polizia e magistratura (in particolare il giudice Massetti) stanno investigando, per la verità senza grandi risultati, in zona si susseguono sparatorie; in particolare due picciotti di don Salvatore ammazzano in un ristorante i due mafiosetti che nel primo episodio della saga avevano assassinato due poliziotti dando inizio alla catena di eventi che porterà all'omicidio di Concetta Licata.
Una vigilessa mette una multa per divieto di sosta a una Peugeot 205 bianca parcheggiata in malo modo, l'auto appartiene all'ex direttore del carcere che è ancora un uomo molto potente. Per farsi perdonare dello sgarro involontario la vigilessa, oltre a togliergli la multa, deve farsi scopare dal laido e pelosissimo potent'uomo. Considerate le dimensioni della minchia dell'ex direttore, è molto probabile che la vigilessa mentre la prende nel culo si sia ben pentita di aver fatto quella multa. Da notare che la prima scena di sesso inizia circa al diciassettesimo minuto dall'inizio del film.
A casa del giudice Massetti c'è un po' di tensione: Franca, la figlia del giudice, vorrebbe uscire con Francesco, figlio dell'ex direttore e suo fidanzato ma il padre le ha proibito di uscire di casa per ragioni di sicurezza. Per avere da Maurizio - il capo della scorta del giudice - il permesso di uscire almeno per avvertire il ragazzo, Franca accetta di mostrargli un po' le tette. Come scopriremo Maurizio tradisce due volte la fiducia del giudice: in primo luogo per le attenzioni sessuali che riserva alla moglie e alla figlia del magistrato ma anche e soprattutto perchè il realtà è al soldo di don Salvatore.
Dopo aver fatto vedere un po' di tette a Maurizio Franca ottiene il permesso di uscire cinque minuti e, sulle scale di casa, spiega al suo ragazzo che non ha il permesso di uscire. Francesco non è per niente contento e accetta di perdonare la ragazza solo se questa rimane a guardarlo mentre lui si masturba e se accetta di farlo venire sulla sua mano. La ragazza sembra molto innamorata e accetta.
I due picciotti di don Salvatore cercano di finire l'operazione di pulizia e provano ad ammazzare Giovanni, il tentativo non riesce e il cane sciolto fredda a sua volta i due sicari.
Giovanni capisce di essersi fatto un nemico potente e invece di scappare decide di puntare in alto e di provare ad ammazzare don Salvatore Buscemi. Non essendo un completo idiota invece di buttarsi nell'impresa va a parlare con don Peppino, un altro boss che vive un po' ritirato ma è sempre al corrente di tutto. Il vecchio e saggio boss accetta di aiutare Giovani e gli concede un paio di ottimi consigli, in cambio gli chiede di organizzargli un po' di svago sessuale.
Il giudice Massetti è molto impegnato col lavoro e non può portar fuori la moglie che vuole andare al cinema a vedere un film di Benigni, la donna non vuole rinunciare a vedere il film e così si fa accompagnare da Maurizio. Come abbiamo detto il capo della scorta non è un esempio di virtù e non brilla per lo spiccato senso del dovere, nel buio della sala comincia ad accarezzare le gambe della donna che in un primo momento lo ricambia menandoglielo un po' per poi concedergli l'accesso a tutti i suoi orifizi.
Giovanni mantiene la promessa fatta a don Peppino, il vecchio boss non è più in grado di farselo venire duro ma ama guardare e così gli porta la nostra vecchia conoscenza Rosalia e altre due belle ragazze. Giovanni si scopa le tre donne davanti al mafioso in pensione che si limita a guardare, baciare, palpare e leccare.
I consigli di don Peppino sono subdoli ed efficaci. Invece di provare l'attacco frontale al potere di don Salvatore, suggerisce a Giovanni di agire da vero mafioso ovvero di agire sui familiari dei personaggi potenti che proteggono don Salvatore, in particolare il giudice Massetti.
Per prima cosa Giovanni minaccia Francesco, il ragazzo corre dalla sua ragazza e le spiega che per un po' non devono vedersi e che lei non deve uscire di casa. Per Franca non è facile accettare la situazione ma dopo un paio di minuti si consola e partecipa a una scopata a tre con una sua amica e l'onnipresente Maurizio.
Il piano di Giovanni è di rapire la moglie o la figlia del giudice Massetti per convincerlo a passare dalla sua parte ma ormai il guappo ha fatto incazzare troppa gente, i vertici della mafia stanno organizzando opportune contromisure, l'ex direttore del carcere avvertito dal figlio avverte del pericolo la moglie del giudice. Ovviamente la avverte a modo suo ovvero scopandosela insieme a una buona e sincera amica di suo figlio.
Il film si chiude con un colpo di scena, è Rosalia a perdere la pazienza e ad ammazzare a pistolettate Giovanni. Dopo aver ucciso l'assassino la donna pensa di suicidarsi ma viene fermata dall'apparizione di Concetta Licata (Salieri ha il buon gusto di vestirla di nero perchè Selen è poco credibile come vergine).
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