Il sesso secondo lei
Un film erotico, con alcune scene di sesso (quasi) esplicito ma in cui non mancano momenti commoventi e romantici. Complicata, come la vita, la relazione dei due protagonisti.
- Titolo: Il sesso secondo lei
- Regia: Clément Virgo
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Altri interpreti:
Lauren Lee Smith, Eric Balfour, Polly Shannon, Mayko Nguyen
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Leila è una ragazza che vive il sesso in modo piuttosto disinvolto, convinta che una monogamia felice sia un ossimoro; credendo di essere incapace di amare, vive la sua giovinezza e la sua sessualità in modo spregiudicato, quasi aggressivo. Le cose cambiano quando, a una festa, il suo sguardo si incrocia con quello di David.
Leila rimorchia un ragazzo e lo porta in giardino dove inizia a fargli un pompino. Fa attenzione a mettersi in una posizione in cui David, che è con la sua ragazza all'interno della macchina, la possa vedere. La situazione di esibizionismo - voyeurismo eccita Leila e la coppia in macchina accendendo la scintilla di un rapporto complicato.
Nei giorni successivi Leila e David si rincorrono per un po' ma solo dopo qualche giorno fanno sesso, entrambi convinti che si tratti soltanto di una reciproca attrazione fisica.
David vive con il padre, gravemente malato e per il quale prova un gigantesco amore filiale accudendolo in tutte le sue necessità. Leila attraversa un periodo altrettanto sofferto dato che i genitori, ormai ben oltre la soglia della mezza età, si stanno separando, vendendo la casa in cui lei è cresciuta e sconvolgendo la sua vita e minando le già poche certezze della ragazza in relazione all'amore.
L'attrazione tra David è Leila è fisica, sessuale ma il sesso per loro passa anche attraverso il cervello e i due si stuzzicano reciprocamente in una complicata combinazione di gelosia, esibizionismo, voyeurismo e fantasia.
La morte del padre di David e la definitiva separazione dei genitori di Leila accendono nei due giovani la consapevolezza del fatto che tra loro non c'è soltanto sesso e che non riescono a fare a meno l'uno dell'altra: si tratta proprio di amore.
Allo spettatore maschilista il personaggio di Leila farà venire in mente la Joe di Ninphomaniac, il film di Lars von Trier per il robusto appetito sessuale che però qui non sfocia nella patologia.
Se siete morbosamente curiosi di sapere cosa si vede e cosa no sappiate che il sesso è appena accennato, siamo all'interno dei confini dell'erotismo. In un paio di pompini si vede il cazzo ma si tratta solo di accenni, scene che sarebbero state censurate solo qualche anno fa ma che adesso riescono a passare.
E' un bel film, riesce ad eccitare ma fa anche pensare, non c'è niente di pornografico.
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