Innocenza e turbamento
Il seminarista e la matrigna insoddisfatta, il film giocherella su alcuni dei taboo dell'Italia degli anni '70. Si regge in piedi (quasi) solo grazie all'interpretazione della grande Edvige, si può ancora guardare ma agli occhi di uno spettatore moderno e smaliziato ha un ritmo decisamente troppo lento.
- Titolo: Innocenza e turbamento
- Regia: Massimo Dallamano
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Altri interpreti:
Vittorio Caprioli, Lionel Stander, Roberto Cenci
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Tonino è un giovane studente del seminario, su consiglio del nonno per controllare se la sua è una vera vocazione deve provare il sesso. Nonno Salvatore, vero amante ed estimatore della passera, è contrario all'idea che il nipote si faccia prete e farà di tutto per convincerlo a lasciare il seminario, fino alla sua morte.
In casa c'è la matrigna Carmela, ovvero Edvige Fenech al massimo della bellezza. La donna è insoddisfatta e si diverte a provocare il giovane stuzzicandolo in mille modi.
Come è prevedibile Tonino finisce per innamorarsi di Carmela, giovane com'è ha bisogno di scopare, ci prova con Lola, una prostituta locale ma non riesce a trovare sfogo, lui desidera solo Carmela.
Carmela promette al suocero sul letto di morte di far conoscere il sesso a Tonino, un impegno così profondo deve essere mantenuto a tutti i costi e infatti alla fine i due trombano e il giovane rinuncia a tornare in seminario, con somma gioia di nonno Salvatore che dal cielo sorride felice.
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