La chiave
Basato sul romanzo omonimo del giapponese Jun'ichirō Tanizaki il film ebbe grande successo di pubblico e di critica suscitando anche un certo scandalo, in particolare da molti non fu apprezzato il ruolo di Stefania Sandrelli, considerato troppo esplicito. Le musiche sono di Ennio Morricone. All'epoca della sua uscita qualcuno definì il film "ginecologico". Probabilmente non aveva mai visto un vero porno, tutto quello che si vede è un po' di passera.
Fin dal suo primo film esplicitamente erotico Tinto Brass rivela le sue passioni che nei successivi film diventeranno dei veri e propri tormentoni: quella per i culi femminili, per le belle mogli esibite, esibizioniste e un po' infedeli.
- Titolo: La chiave
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Altri interpreti:
Stefania Sandrelli: Teresa Rolfe
Frank Finlay: Nino Rolfe
Franco Branciaroli: Laszlo Apony
Maria Grazia Bon: Giulietta
Barbara Cupisti: Lisa Rolfe
Ugo Tognazzi: un ubriaco
Ricky Tognazzi: uno studente - Siti: La chiave su Internet Movie Database
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
La storia è ambientata nel 1940, nel pieno periodo fascista, il periodo storico del regista Tinto Brass per i suoi film. I protagonisti della storia sono il professor Nino Rolfe e sua moglie Teresa, una coppia molto benestante che vive a Venezia. Lui è un anziano inglese che lavora come direttore della biennale mentre lei gestisce una piccola pensione nella città storica. La coppia ha una figlia, Lisa, fidanzata con il giovane ungherese Laszlo Apony.
Tutto comincia quando Nino lascia nel suo studio la chiave che apre la porta di un cassetto in cui tiene il diario in cui sono raccontate tutte le sue fantasie erotiche. Il professore è molto innamorato della moglie ma la vorrebbe un po' meno pudica, indurla a leggere il suo diario è un suo trucco per farle avere questo e altri messaggi che non riesce a comunicarle a voce.
Lo stratagemma funziona, Teresa trova la chiave e inizia a leggere il diario rimanendo scandalizzata e sconvolta nello scoprire i desideri nascosti del marito.
La sera a cena ci sono i due coniugi e i due fidanzati, Nino beve un po' troppo e fa bere anche la moglie, Teresa in una scena boccaccesca fa cadere un po' di vino sui calzoni di Laszlo e poi lo asciuga col fazzoletto toccandogli il pacco. Il professore si ingelosisce ma allo stesso tempo trova eccitante la situazione. Teresa beve troppo, va in bagno e sviene, occorre farle una puntura e il giovane Laszlo si offre volontario sia per l'iniezione sia per il massaggio sul culo con il professore che apprezza eccitato; approfitta dello svenimento della moglie per fotografarla nuda in posizioni eccitanti per poi scoparsela, la donna rinviene proprio sul più bello e abbraccia ad occhi serrati il corpo del suo amante gemendo il nome "Laszlo".
Il giorno seguente Teresa in chiesa confessa, almeno con se stessa, di desiderare Lazlo; al suo ritorno a casa decide di tenere anche lei un diario. Nino si reca nello studio del futuro genero e si fa prestare una polaroid che usa per fare altre foto "indecenti" alla moglie.
Lisa, che è la bacchettona di famiglia, trova alcune foto della madre nuda nello studio del fidanzato, in precedenza infatti Nino aveva portato alcuni degli scatti rubati alla moglie al futuro genero, per farli sviluppare. Lisa ne parla con Teresa che capisce esattamente come sono andate le cose.
Nino trova il diario di Teresa. Marito e moglie iniziano a comunicare in questo modo, ognuno scrive le proprie fantasie sul suo diario sapendo che l'altro le leggerà.
Laszlo comincia a provare attrazione per la futura suocera, colpa anche delle fotografie in cui l'ha vista nuda; Teresa inizia anche lei a sentire qualcosa per il giovane. Nino è geloso della familiarità che c'è tra i due e la gelosia lo fa eccitare, gli piace.
Tra Laszlo e Teresa le cose si evolvono e i due cominciano una relazione, Lisa sa tutto e ne informa il padre, non sembra essere gelosa. Nino in realtà sa tutto, leggendo il diario della moglie conosce i dettagli della sua relazione con in giovane. Teresa è diventata molto più intraprendente e tra lei e il marito gli amplessi si fanno molto più interessanti e intensi, anche troppo tanto che una sera all'anziano professore viene un colpo e un ictus lo lascia quasi paralizzato.
Il professore è costretto a letto e comunica a fatica, una sola cosa desidera: continuare a leggere il diario della moglie, riesce a chiederlo a Teresa ma questa nega di avere un diario. Ci pensa Lisa, rimasta sola col padre gli legge tutto il diario della madre, comprese le parti che lei avrebbe voluto eliminare dopo l'ictus di Nino.
Il professore muore e il suo funerale si svolge su una gondola, è il 10 giugno 1940, esattamente in quel momento dagli altoparlanti si sente la voce di Mussolini che annuncia l'entrata in guerra dell'Italia al fianco della Germania.
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