Provocazione
Uno dei peggiori film erotici di sempre, è ipotizzabile che sia stato girato e messo in circolazione contando sulla popolarità di Moana Pozzi per riuscire a vendere qualche biglietto. In effetti la pornostar è al massimo del suo splendore ma il film non si regge in piedi.
Il film è anche noto con il titolo di Erotic Games.
- Titolo: Provocazione
- Regia: Piero Vivarelli
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Altri interpreti:
Moana Pozzi: Venessa Rinaldi
Marino Masè: prof. Roberto
Petra Scharbach: Kikki
Hula: Vivi
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Ci sono casi in cui raccontare la trama di un film è particolarmente faticoso e questo è uno quelli. E' un film che si fa molta fatica a guardare, è fatto veramente male a partire dalla sceneggiatura ma si potrebbe dire parecchio (e altrettanto male) anche sulla colonna sonora, ad esempio. Eppure per motivi di completezza enciclopedica e per omaggiare la magnifica Moana Pozzi abbiamo deciso di sacrificarci e di guardare il film.
Gli 82 due minuti del film hanno richiesto 4 caffè e una dozzina di pause per riuscire ad arrivare in fondo. I dialoghi in particolare sono semplicemente imbarazzanti.
Su un'isola in mezzo al Mediterraneo vivono Vanessa con le due figliastre, Kikki e Vivi. La donna dopo averne sposato il padre soprattutto per il suo denaro si ritrova, vedova, a gestire le due ragazzine che hanno un'età stimabile attorno ai 17 anni, una scarsissima voglia di studiare, nessun rispetto per l'autorità della matrigna e sono decisamente zoccole.
Vanessa invita nell'isola il suo ex amante, il professor Roberto, per preparare le due ragazze a sostenere gli esami di luglio che si ritrova a vivere nella grande villa con le due ragazze e la bella matrigna.
Il film si rivela ridicolo in ogni singolo dettaglio, tanto per fare un esempio Moana Pozzi indossa sempre delle calze nere di nylon. Per quanto ambientato in inverno siamo pur sempre in una villa al mare, in un'isola piuttosto calda e l'unica funzione delle calze è quella di inquadrare le gambe di Moana. Magnifiche gambe, per carità, ma situazioni piuttosto affettate e poco credibili.
Il film si apre con il professore che fa lezione con le due ragazze che lo provocano sfacciatamente spalancando le gambe e spogliandosi nude in piscina. Arriva la padrona di casa Vanessa e poco dopo le due adolescenti escono per andare in discoteca.
Approfittando della privacy Vanessa e il professore danno una rinfrescata ai vecchi tempi e trombano. Al loro ritorno dalla discoteca le ragazze vedono il professore mezzo nudo che esce dalla stanza di Vanessa e la sera parlano di loro, tra le ragazze c'è un rapporto morboso e sessuale e decidono di concedersi un nuovo giocattolo sessuale, il professore, appunto.
Il giorno dopo cominciano il corteggiamento. Le scene sono così ridicole da essere imbarazzanti: gamba spalancate, leccate di labbra e un invito a prendere il sole sul prato dove le ragazze si spogliano nude.
Altro giorno e altre provocazioni ma questa volta è Vanessa a interrompere lo studio, con una scusa invita Roberto ad andare in paese con lei, lungo la strada accosta la sua Mehari in lungo la solitaria e spettacolare costa dell'isola e si fa trombare dal professore. Questa volta la donna offre anche il culo alla sua vecchia fiamma mentre nella loro precedente relazione glielo aveva sempre negato. Le due ragazze li hanno seguiti in motorino e, dalla distanza, riescono a capire che la pecorina è anale, evidentemente hanno una vista molto sviluppata.
Il giorno seguente Vanessa deve partire per stare via due o tre giorni... impegni improrogabili e il professore si ritrova solo soletto con le due ragazzine infoiate, le provocazioni si fanno sempre più esplicite. La sera a cena il professore beve un bicchiere di troppo e le due passano all'attacco, una delle due comincia col fargli una sega e poco dopo l'altra gli offre uno spinello e un pompino.
Giorno successivo, Vanessa è di ritorno e c'è da andarla a prendere al traghetto. Sulla Mehari il professore è con le ragazze e una delle due gli fa una sega mentre sta guidando e la Mehari sbanda da una parte all'altra, come in un film con Alvaro Vitali.
Vanessa e le due ragazze si odiano e non cercano di nascondere la cosa, a cena battute e allusioni si fanno sempre più pesanti. Dopo cena la vedova e il professore si fanno una scopata in salotto ma quando Roberto chiede di proseguire in camera da letto Vanessa dice di essere stanca e se ne va a dormire. L'uomo dà una sbirciatina in camera delle ragazza dove vede le due che si masturbano nude, a letto.
Altro giorno, altro sesso. Questa volta le due ragazzine con la scusa di una piccola gita si portano fuori il professore e se lo scopano contemporaneamente. Il professore lascia l'isola per un paio di giorni e, i sua assenza, le cose tra matrigna e figliastre, precipitano.
Le ragazze chiamano affettuosamente Vanessa "cagna in calore" e la donna dal canto suo ricambia detestandole esplicitamente. Si occupa personalmente della loro educazione solo perchè vi è costretta da una clausola del testamento del marito.
La matrigna prova a riprendere il controllo della situazione minacciando le due figliastre e queste la uccidono: la chiudono nella sauna manomettendo il termostato e la donna, che già aveva problemi di bassa pressione, schiatta.
La polizia pensa a un incidente e le due ragazze vanno al funerale sfoggiato vestitini corti, reggicalze e calze nere. Il lutto è sempre il lutto.
Il professore a questo punto si trova a vivere con le due ragazze: Vivi ha 18 anni e quindi è legalmente in grado di di occuparsi di tutto ma è pur sempre una ragazzina e quindi l'insegnante accetta di rimanere a dare una mano per qualche giorno. Dopo il funerale i tre fanno sesso sul divano.
Il giorno seguente i tre pasteggiano a caviale e champagne. Come piattini usano le tette di Kikki. La sera fanno un nuovo giochino: fanno stendere il professore nudo a terra e poi lo cospargono di miele. Cominciano a leccarlo ma poi iniziano a giocare con dei cuscini che si rompono spargendo per aria le piume. Molte piume, moltissime e il professore, esausto da tutto il sesso dei giorni precedenti ed allergico alle piume, crepa.
Dal continente arrivano l'avvocato e uno psichiatra che si fanno accompagnare alla villa dal commissario di polizia dell'isola. Mentre parlano tra loro veniamo a sapere che le due sono psicopatiche e pericolose, come la loro defunta madre.
Ora mi piacerebbe tanto poter dire che il film è finito ma non c'è limite al peggio. Il film non vuole finire, si scopre che è stato tutto un sogno, Vanessa e il professore sono ancora vivi anzi, l'insegnante è appena arrivato alla villa...
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