Sceneggiata napoletana
Diversamente dal solito Salieri non punta su un cast eccezionale, almeno per le donne alla magnifica Selen si affiancano volti (e corpi) semi- sconosciuti. Le musiche non sono male, almeno piacereanno agli amanti della musica napoletana. La prima scena di sesso comincia quasi al quindicesimo minuto del film, negli anni novanta il ritmo era decisamente diverso da quello attuale.
- Titolo: Sceneggiata napoletana
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Altri interpreti:
Barbie Est
Emma Rush
Joe Calzone: scagnozzo di don Filippo
Selen: Carmela, la moglie di Vincenzo
Philippe Soine: don Filippo Iovine
Sconosciuta: la donna di don Filippo
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Vincenzo torna a casa dopo essersi fatto 10 anni di galera, viene accolto da Antonio e dalla moglie del figlio. Gennaro, in questi 20 anni infatti si è sposato con una bella donna e in tutti questi anni ha continuato a pensare che il padre fosse andato in America a cercare fortuna.
La verità è diversa: Vincenzo comincia a ricordare i bei tempi andati, di quando era felicemente sposato con Carmela e lavorava come pescatore. In casa non erano ricchi ma neppure soffrivano la miseria, purtroppo Carmela aveva ambizioni ben diverse, mirava a una vita agiata e non mancava di rimproverare il marito.
Per fare soldi in fretta Vincenzo decide di rivolgersi a don Filippo, traffichino della zona. Il camorrista in una scena piuttosto comincia a offire al pescatore la sua merce in vendita, fresca di furto: si va da un van Gogh alla coppa del mondo del 1970.
Vincenzo chiede un prestito a don Filippo, 15 milioni di lire con cui spera di aprire una pescheria per offire un futuro migliore alla moglie. mettendo la casa in garanzia.
Durante la notte San Gennaro appare in sogno a Vincenzo che gli consiglia di usare i soldi per giocare al lotto e non per aprire una pescheria.
Il giorno seguente don Filippo deve andare al lavoro ma prima si fa fare una sega in bagno dalla sua donna, mentre la donna lo masturba lui continua a pensare a Carmela.
Recatosi finalmente al lavoro il camorrista accetta di prestare la somma a Vincenzo in cambio della firma del pescatore su una montagna di cambiali. Si gioca tutti i soldi al lotto e, ovviamente, perde tutto. Alla scadenza delle cambiali don Filippo non si dimostra molto comprensivo e non concede dilazioni, preferisce piuttosto chiamare Carmela e le chiede di incontrarsi privatamente.
Nel frattempo Vincenzo si incontra con un altro camorrista e gli chiede una pistola, don Pasquale accetta di vendergli l'arma in cambio di duecentomila lire.
Don Filippo incontra Carmela, in macchina gli spiega che con le cambiali scadute in suo possesso potrebbe prendersi la loro casa ma potrebbe dimostrarsi comprensivo in cambio di qualche... gentilezza. Carmela non accetta.
Tornata a casa trova la pistola nascosta in un cassetto, si spaventa e chiama al telefono don Filippo cercando di convincerlo a condere un po' più di tempo. Il camorrista è irremovibile, in cambio di ogni cambiale una prestazione sessuale. Questa volta la donna accetta.
La notte Vincenzo è in mare che pesca don Filippo va a trovare Carmela a casa sua mentre il suo scagnozzo e la sua donna (non molto gelosa) aspettano in macchina. Il camorrista non manca di attenzioni, porta con sè una valigia con della lingerie e un vestito elegante che chiede alla moglie del pescatore di indossare. Carmela non è immune al fascino di quegli abiti costosi mentre li indossa.
Intanto, in macchina, ci si diverte. La donna di don Filippo, non molto gelosa ma neanche molto fedele, comincia a fare una sega allo scagnozzo, poi glielo succhia e poi se lo scopa, davanti e di dietro pur continuando a dire di essere frigida. Anche mentre cavalca il cambio della macchina la donna sembra priva di qualsiasi emozione.
Intanto anche in casa si fa sesso: Carmela è costretta a masturbare il cazzo di don Filippo, poi a succhiarglielo e quindi a farsi scopare sulle scale.
Nei giorni seguenti Vincenzo è preoccupato per la moglie: la donna è spesso fuori casa. Carmela infatti deve andare spesso a casa di don Filippo che non si accontenta pù di scoparla ma la condivide anche con il suo scagnozzo.
Nei giorni seguenti la situazione peggiora ancora: i due camorristi portano Carmela in un luogo frequentato da coppiette, qui sotto la minaccia delle armi costringono due donne a fare sesso con loro dopo aver legato i loro uomini.
Riscattate tutte le Cambiali Carmela torna a casa, scrive una lettera d'amore al marito e si uccide. Vincenzo prende la pistola, va a casa di don Filippo e lo uccide insieme al suo scagnozzo; va in un ristorante e si siede a bere, aspettando i carabinieri e si fa quindi venti anni di galera.
A casa non ha il coraggio di rivelare la sua identità al figlio Gennaro, lo saluta e se ne va per la sua strada. A parte qualche piccolo dettaglio una vera sceneggiata napoletana.
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