Il piacere
Ancora una volta Lilli Carati e Laura Gemser, due tra le più belle attrici delle pellicole erotiche degli anni '70 e '80, partecipano a un film ambientato nell'Italia fascista diretto da Joe D'amato.
La storia presenta numerose affinità, diciamo così..., con il più noto e popolare film "La chiave" di Tinto Brass.
- Titolo: Il piacere
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Come detto la storia del film sembra avere una certa affinità con "la chiave" di Tinto Brass. Se in quest'ultimo film è il diario del protagonista a tenere il filo della trama, nel film di d'Amato è un magnetofono, su cui il protagonista del film ha registrato molte delle sue esperienze sessuali.
Il film è ambientato a Venezia, in epoca fascista. Gerard, il protagonista ha registrato su un magnetofono un diario in cui ha memorizzato le sue esperienze sessuali con la moglie Leonora, recentemente scomparsa.
Il diario inizia col raccontare il giorno in cui i due si sono conosciuti, durante il carnevale, in cui la bella Eleonora ha aspettato qualche minuto e si è fatta inseguire un po', prima di concedersi a un rapporto con Gerard, consumato in porticato antistante un canale.
Dopo la sveltina, in cui lui per la verità non fa una bella figura venendosene un po' troppo presto, i due vanno in una fumeria di oppio, dove vengono accolti da Haunani (Laura Gemser), la bella maitresse della casa di piacere che se li fa tutti e due contemporaneamente.
Leonora ha una doppia vita: di giorno rispettabile donna di cosa e madre di due figli, di notte puttana di un bordello (non per soldi ma per il piacere).
Ursula ed Edmund sono i figli di Leonora, avuti da una sua precedente relazione e alla morte di lei passano sotto la tutela di Gerard. La somiglianza di Ursula con la defunta madre è fonte di turbamento per Gerard.
I due fratelli che vivevano in collegio, si trasferiscono a vivere nella casa del padre putativo, con lui e la domestica tuttofare Fiorella (Lilli Carati). Tra i due c'è già un rapporto piuttosto ambiguo, nella nuova casa, con la bella governante, gli appetiti sessuali dei due adolescenti crescono a dismisura.
Edmund concentra le sue attenzioni sulla bella Fiorella: per cominciare si fa fare un bagnetto con lavaggio della schiena e una bella sega, poi di sera la convince a insegnargli a scopare.
I gusti di Ursula sono molto più morbosi: di nascosto riesce ad ascoltare il patrigno mentre sente le registrazioni con la voce vogliosa della moglie, poi comincia a cercare di assomigliare il più possibile alla madre, comincia a vestirsi, a parlare come lei e prova a ricreare le situazioni che più eccitano il patrigno; il suo scopo, non tanto nascosto, è di perdere la verginità con il patrigno Gerard.
Nonostante i suoi espliciti tentativi Gerard non ne vuole sapere e così Ursula si reca nel bordello dove andava sua madre, a farsi un po' di esperienza senza accettare un rapporto completo. Sta fuori tutta la notte facendo preoccupare il patrigno e l'apprensiva governante.
Il giorno dopo Gerard e Fiorella scoprono che i ragazzi sono scappati di casa, Ursula ha lasciato un messaggio sul magnetofono in cui spiega di essersene andata proprio per i continui rifiuti del patrigno. I due adulti scoprono di essersi innamorati dei due ragazzi e provano a rintracciarli.
Edmund e Ursula si sono trasferiti a vivere nel bordello, una vera cuccagna per il ragazzo mentre la verginità della sorella viene messa all'asta.
Prima che succeda l'irreparabile Fiorella riesce a recuperare il suo Edmund e Gerard riscatta Ursula e, finalmente, se la scopa.
Girato con mezzi relativamente modesti, il film è stato un gran successo di pubblico, ancora migliore del precedente "l'alcova".
Il film si conclude con la stessa scena con cui era iniziato, solo che questa volta sono Gerard e Ursula a scopare nel portico, accanto al canale.
Riuscire a trovare una versione di buona qualità del film non è semplice. Purtroppo circola un DVD che contiene un riversamento di pessima qualità di un VHS con il video molto sgranato e l'audio disturbato da un continuo rumore di sottofondo.
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