Valentina, ragazza in calore
E' un film del 1981, la preistoria del porno italiano. E' stato riversato in DVD e si trova piuttosto facilmente sui siti specializzati per una sola ragione: è il primo film pornografico con Moana Pozzi, realizzato quando l'attrice aveva 19-20 anni. Era una ragazzina, molto diversa dall'esperta panterona che appare sulla copertina del DVD, purtroppo non sono riuscito a trovare la locandina originale del film.
- Titolo: Valentina, Girl in Heat (USA)
- Regia: Jonas Rainer (Raniero Di Giovanbattista)
-
Altri interpreti:
Linda Heveret (Moana Pozzi): Valentina
Mark Shanon (Manlio Cersosimo): Gabriele avvocato, uomo sposato
Nadine Roussial (Christine Maffei): donna sposata
Guia Lauri Filzi (Barbara De Massi): amante lesbica di Valentina
Alfonso Gaita
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Il film non piacerà a tutti, risente del peso degli anni essendo uno dei primi film pornografici girati in Italia. C'è Moana Pozzi e forse questo è l'unico merito della pellicola ma per quanto riguarda inquadrature, scene e soprattutto alcuni canoni estetici riflettono i gusti del periodo. Le donne non depilate sono una questione di gusti ma gli uomini pelosi, con gambe, braccia, pancia, spalle e schiena addobbate con un maglioncino degno dell'orso Yoghi... ecco, magari anche no!
Valentina e il suo ragazzo si imboscano, nel senso letterale dell'espressione: vanno in un boschetto dove lui vuole fare sesso ma lei non si sente ancora pronta e così si limita a fargli un pompino seguito da una magnifica spagnola. Chi avesse dei dubbi sull'autenticità delle tette di Moana può andare a recuperare questo film: anche se giovanissima le aveva già così meravigliosamente grandi e sode.
I due si strusciano un po' l'uno sull'altra, completamente nudi, mentre Gabriele, un podista che si trova a passare per caso, assiste eccitato alla scena stando nascosto.
Tornato a casa il podista prova a fare sesso con la moglie Marcella che in un primo momento lo respinge ma poi, ancora nel dormiveglia, glielo prende in mano e comincia a menarlo.
Valentina è stanca di vivere in un paesino, vuole andare in città in mezzo a gente dalla mentalità più aperta. Con la raccomandazione del prete del paese in città trova lavoro come commessa anche se il titolare ha le mani un po' troppo lunghe. Arrotonda facendo la modella di nudo per un pittore. Non essendo una vera professionista fa fatica a rimanere ferma per tante ore e così il pittore si incazza e se lo fa succhiare. Dopo poco i due si cimentano in un 69 e poi Valentina si fa scopare, evidentemente con il suo ex-ragazzo non voleva avere un rapporto completo non tanto per proteggere la sua verginità ma per impedire le chiacchiere in paese.
NdR: il pittore è uno degli uomini più pelosi che io abbia mai visto, rivaleggia con Ugo Tognazzi in Barbarella ma quella era finzione nella finzione.
Valentina è a caccia di esperienze e non è una ragazza che dice di no, quando in negozio si presenta Livia, una lesbica la accompagna in camerino e fa sesso con lei. Dopo che la cliente lascia il negozio il proprietario torna alla carica e pronuncia la frase magica: ti aumento lo stipendio. Più efficaci di quelle di Aladino queste parole magiche fanno spalancare prima la bocca e poi la figa della commessa!
Il pittore con cui aveva cominciato a convivere scopre il tradimento e la butta fuori di casa. La giovane Valentina si ritrova sola di notte a Roma ma è piena di risorse, telefona alla lesbicona e si fa ospitare da lei.
Le due donne vanno a cena in un ristorante dove casualmente incontrano il podista del paese di Valentina, iniziano a chiacchierare scoprendo che lui è un avvocato che si trova in città per lavoro. Il giorno seguente Valentina abborda l'avvocato e sale in macchina con lui. I due si fanno una passeggiata e poi fanno sesso in camporella e scopano, lei vuole provare anche l'uomo esperto.
Valentina continua a fare esperienze, a casa Livia le fa provare manette e altri giochini erotici ma intanto la sua relazione con l'avvocato comincia a diventare stabile. Non esclusiva ma stabile. Anche il professionista scopre di avere un forte interesse per la ragazza e zero attrazione per la moglie, l'avvocato e Valentina si incontrano spesso e continuano a scopare come ricci.
Livia non sopporta più la situazione e Valentina confessa di essere innamorata dell'avvocato e lascia la donna trasferendosi nella casa romana dell'avvocato, nonostante la differenza di età l'uomo riesce a soddisfarla e i due si scatenano in fantasie sessuali ardite.
La moglie dell'avvocato pensa che l'amante dell'avvocato sia Livia e si reca da lei per convincerla a lasciarlo. Livia ha fiuto e capisce che la moglie del professionista ha del potenziale, basta portarla da un'estetista per farle togliere i baffi, sistemarla un po' per far venir fuori una bella figa, in poco tempo Livia riesce a trasformarla.
Valentina e Gabriele sono a letto quando ricevono una telefonata: sono Livia e Marcella che li invitano a fare sesso di gruppo, quando le due coppie si incontrano in poco tempo scoppiano e tutto riprende il suo corso naturale, l'avvocato torna con la moglie e Valentina con Livia.
Livia e Valentina vanno in un locale a ballare, l'architetto si distrae un minuto per prendere da bere e la ragazza è già in bagno a fare un pompino a un perfetto sconosciuto, apparentemente il suo calore è incontenibile.
Commenti (0)