La poliziotta fa carriera
Il film è una via di mezzo tra un reboot e una parodia del film "la poliziotta" con Mariangela Melato. Ci sono moltissimi riferimenti e allusioni, alcuni degli attori compaiono in entrambi film ma questa pellicola con la Fenech è una chiara commedia sexy, quella con la Melato è una commedia.
- Titolo: La poliziotta fa carriera
- Regia: Michele Massimo Tarantini
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Altri interpreti:
Edwige Fenech: Gianna Amicucci
Mario Carotenuto: Commissario Antinori
Giuseppe Pambieri: Il dottor Alberto Moretti
Francesco Mulè: Alfredo Amicucci, padre di Gianna
Michele Gammino: Cecè, fidanzato di Gianna
Gastone Pescucci: Tonino er mammola
Alvaro Vitali: Agente Tarallo
Gianfranco D'Angelo: Onorevole Mannello
Gigi Ballista:Questore Moretti
Gino Pagnani: Amico di Cecè
Riccardo Garrone: Federico Innocenti, detto Borotalco
Jimmy il Fenomeno: Il cantante Rock
Nello Pazzafini: Mojefuma, lo sfruttatore delle prostitute
Maurizio Mattioli: Ospite alla festa
Alfredo Adami: l'uomo arrestato per atti osceni sul tram
Attenzione! Il seguente sommario contiene spoiler.
Gianna Amicucci è vuole diventare una poliziotta, ha passione per mestiere, per lei è una vera vocazione, ci prova in tutti i modi ad essere una brava detective ma c'è un problema: è una schiappa e non brilla certo per intelligenza, le sue uniche doti professionali sono la bellezza e una capacità di menare degna di Bud Spencer.
Gianna è fidanzata con Cecè, un poliziotto geloso e dalle mani lunghe e appiccicose, non un grande servitore dello stato ma sinceramente innamorato, anche troppo. Gianna prova ad arruolarsi in polizia, non esita a cercare raccomandazioni pur di entrare nel corpo e alla fine, dopo molti tentativi, ci riesce.
Già alla scuola di polizia si capisce che Gianna non ha neppure le caratteristiche sindacali per entrare e ancora una volta bisogna ricorrere a tutte le raccomandazioni possibili per non farla cacciare, a forza di spintarelle può finalmente indossare la divisa da poliziotta.
Si presenta al in servizio dove conosce il suo superiore, il commissario Antinori, e il suo collega, l'agente Tarallo.
Fin dalla prima missione Gianna non ne azzecca una, il suo istinto da poliziotta è pari a zero e continua a combinare guai. Le gag al commissariato sono anche ragionevolmente divertenti, il problema è che da questo in film in poi saranno ripetute, pressochè identiche, in decine di film, non c'è da stupirsi che il pubblico dopo un decennio si sia annoiato.
Per proseguire nelle indagini Gianna si traveste da prostituta e si apposta in strada, all'insaputa del fidanzato che, ovviamente, la trova per caso mentre va a mignotte, rimediando uno schiaffone di quelli pesanti. Mentre sta facendo finta di battere viene notata e invitata a una festa di vip dove ha il compito di "convertire" un gay, per il divertimento degli altri ospiti più che del diretto interessato.
Per puro caso l'agente Amicucci riesce a fare arrestare alcuni tossico dipendenti, salva una donna da un tentativo di suicidio e ad arrestare un grosso spacciatore e riceve addirittura una decorazione.
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